No, non sono pronto. La verità è che io non sono pronto. Ok, una ragazza intelligente mi ha spiegato che è il cerchio della vita, ma io non ho avuto modo di allenarmi. E lo so, il fatto di non avere figli significa tanto, sebbene io abbia avuto tanto a che fare coi figli dei miei amici.
L’ultimo in ordine di tempo è venuto oggi, perché è una zappa in latino. Davvero, è bastata un’ora e mezza in cui l’ho trattato malissimo ma in cui gli ho fatto capire che quello che stiamo facendo è per il suo bene e non certo per il mio, e stasera il padre, uno del comitato aggiunto, non del comitato originale, mi ha scritto che Rocco mi adora.
Male per lui, non sa a cosa va incontro. Io lo picchierò, gli romperò il telefono, lo farò piangere. Questi ragazzi, tutti, devono in qualche modo riconnettersi al mondo, soprattutto dopo tre anni di pandemia in cui sono stati relegati a soddisfare quelle che avrebbero dovuto essere relazioni fisiche sublimandole con whatsapp o cose simili.
Non va bene, ci troviamo di fronte a ragazzi non cresciuti il giusto, fermi a un punto della loro vita che si è cristallizzato e che dovrebbero superare. Ora io vedo, nelle mie figlie putative, un certo movimento. E seppure sono contento che succeda, non mi piace. Perché non sono pronto.
Massimo rispetto per quei padri che accolgono le loro figlie dopo una notte fuori. Io so che è giusto così, probabilmente ne sarei felice e lo farei anche io. Ma la verità è che io, uomo senza figli, non sono pronto. Quindi significa che devo crescere anche io.
Ho l’età per essere nonno, non padre. E ancora mi ritrovo a trattare delle donne adulte come delle bambine e dei ragazzi cresciuti come dei lattanti. Non va bene, non va bene per niente. Tempo di andare avanti, amore mio, tempo di crescere. Per tutti. Tempo di avviare, veramente, un processo.
E allora pronti, verso questo prossimo, ennesimo inutile Natale. Cercando di affrontarlo con lo spirito giusto e di guardarlo con gli occhi di chi sa vederlo ancora. O per ingenuità o perché, davvero, la vita dovrebbe essere più semplice.
Avanti, cercando di essere pronti. Ma intanto, botte per tutti.