Occorre ricalibrare, ogni tanto. Bisogna prendere atto delle situazioni contingenti. Forse un voto, forse la stanchezza, forse il rimorso. Quello che era all in non lo è più, quello che era indispensabile prima di dormire non lo è più. Ma va bene così, del resto nessuno si aspetta davvero che qualcun altro debba rendere conto del proprio sentire. Il bello dell’empatia sta proprio là: capire quando le cose cambiano. Anche senza anche un apparente motivo. Cambiano. E tanto basta.
Quante volte abbiamo visto le cose andare in modo repentinamente diverso da un giorno all’altro, senza saperci spiegare il motivo? Eppure siamo andati avanti, ce ne siamo fatti (forse) una ragione, oppure no: magari passiamo qualche notte insonne a rimuginare, anche a distanza di anni. Ma tutto questo ci porta a crescere, ad evolverci, a diventare una versione migliore di noi stessi.
E quindi, stasera, chi vince, sei tu. Come Mimì Ayuwara, che poi si chiamava Kozue, ma nessuno lo sa. Stasera chi vince sei tu, perché anche mentre non dormi, anche mentre ti chiedi cosa stia accadendo, anche mentre decidi che bisogna andare avanti, troverai uno stimolo, un motivo, un orizzonte da esplorare. E non è detto che sia peggiore di quello che avevi prima.
Buonanotte a tutti, per sempre e da sempre.