Quando comincia settembre è come se iniziasse un nuovo anno. Mi chiedo perché, dunque, tutti quei festeggiamenti tra dicembre e gennaio, se è vero che tutte le attività, le scuole, la programmazione delle aziende, le agende politiche, ripartono a settembre.
Comincia un nuovo anno anche perché finisce, finalmente, l’estate con quella sua afa, finisce quel lassismo ferragostano di noialtri Italiani, troviamo di nuovo i negozi aperti senza dover girare mezza città a furia di leggere cartelli di dubbia eleganza che riportano diciture di chiusura stravaganti.
A settembre torna l’erba, torna la rugiada, tornano le serate fresche. A settembre ti viene voglia di camminare scalzo, nei prati, e di sentire l’odore della terra che si rigenera, carica di forza vitale. A settembre si ricomincia a vivere.
Settembre è il mese giusto, dunque, per avviare percorsi. Il mese giusto per programmare qualcosa di bello, per darsi slancio e prendere la vita di petto. Il mese giusto per cominciare un cammino, per darsi un obiettivo, per capire come raggiungerlo.
Partiamo dall’erba di settembre, quella verde, quella nuova, quella umida e profumata. Togliamoci i calzini, sporchiamoci i piedi. Sentiremo le nostre radici fremere, al contatto con la terra, perché da là proveniamo. Mai dimenticare le proprie radici. Dobbiamo rimanere connessi con il nostro essere più intimo, e mai lasciare che la vita, gli eventi, la routine ci stacchino i piedi dall’erba.
L’erba di settembre è meravigliosa, ci ricorda chi siamo e che dobbiamo vivere al massimo delle nostre possibilità, senza mai, mai fermarci.