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La macchina ferma

Sì, lo so che la macchina della foto non è la mia macchina, ma comunque ci assomiglia. Beh, la mia macchina è l’eredità (pagata cara, molto cara) di Giovanni, che l’ha comprata nel 2007. L’ha comprata mentre io ero in Finlandia, e prima di partire mi aveva detto che avrebbe comprato una Mitsubishi Colt. Non è difficile immaginare quanti pensieri si sono accavallati in quel momento, e quanta delusione a vedere, quando mi è venuto a riprendere in aeroporto, una Ford Fiesta.

Ma va bene così, perché sebbene io abbia impiegato cinque anni per finire di pagarla, una volta che lui ha ben pensato di andare all’altro mondo, è ancora qui con me, e ora ha le gomme nuove. Sì, perché dopo che per l’ennesima volta ho trovato, la scorsa estate, una gomma a terra perché riparata male, ho deciso di fare questa cosa geniale. Ovvero comprare online le gomme e farmele montare. Quindi ora la Fiesta di Giovanni è pronta per fare ancora un viaggio lunghissimo.

Pensavamo che quello della scorsa estate sarebbe stato l’ultimo, ma qua, visto l’investimento fatto, si presuppone che possa sopportarne altri.

Sul mio profilo instagram compaiono spesso posti di oltremare, molto belli, che mi piacerebbe andare a vedere. Magari da solo. Magari no. Ma comunque l’idea che io abbia a disposizione una macchina performante, con le gomme nuove, che sta parcheggiata ferma da un po’, e magari io possa trovare qualche giorno di tempo per mollare tutto e andare a vedere i posti oltremare, mi affascina tanto.

Considerato inoltre che si vive da più di un anno senza prospettive, senza un giorno in meno da contare, senza un giorno in più che deve passare, forse è giunto il momento di fare una botta di matto, salire sulla macchina e vedere fin dove può portarmi.

Certo, mi si dice che fare una seconda volta una cosa già fatta è poco cool, quindi no, niente scampanellio. Però indizi in giro se ne possono lasciare, sebbene chi dovrebbe intercettarli è abbastanza cieco e soprattutto sempre in compagnia. Ma qua non si molla niente. Si tratta di darsi una prospettiva, una visione, un motivo per andare avanti. E nulla, dico davvero nulla, potrà impedirmelo. Figuriamoci l’inerzia da post incontro.

Mancano un po’ di cose. Mancano i messaggi notturni, mancano i cuori blu, mancano le confidenze, il sentirsi uno, manca quell’intimità che prima si sentiva forte e ora, nonostante ci sia ancora, si sente di meno. Capisco che ci sono fasi, momenti, periodi in cui bisogna lasciar andare le cose, ma ci sono anche momenti in cui l’esigenza di lasciare andare è sopraffatta dal bisogno di avere una prospettiva.

Andiamo dunque a crearla, questa prospettiva, a dispetto di tutto, come è sempre stato, come quando il desiderio di aggiungere un pezzetto alla propria anima si faceva così impellente da diventare necessità di aria, di respiro, di vita.

Senza preavviso, quando il tempo sarà buono, quando ci saranno un po’ di giorni senza impegni. Di botto, senza pensiero. Saliamo sulla Fiesta e via. Senza pensare ad altro.

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